Le Gallerie Nazionali di Arte Antica presentano, nella sede di Galleria Corsini a Roma, la mostra Robert Mapplethorpe. L’obiettivo sensibile, visitabile al 30 giugno 2019.
La mostra Robert Mapplethorpe. L’obiettivo sensibile, a cura di Flaminia Gennari Santori Direttore delle Gallerie Nazionali Barberini Corsini, raccoglie quarantacinque opere e si concentra su alcuni temi che contraddistinguono l’opera di Robert Mapplethorpe (1946-1989), rivoluzionario e controverso maestro del secondo Novecento: lo studio delle nature morte, dei paesaggi, della statuaria classica e della composizione rinascimentale.
La scelta della curatrice di fare una mostra su Robert Mapplethorpe è ispirata alla pratica collezionistica dell’artista, avido raccoglitore di fotografie storiche, passione che condivideva con il compagno Sam Wagstaff, la cui collezione fotografica – composta in larghissima parte di ritratti, figure e paesaggi – costituisce un fondo straordinario del dipartimento di fotografia del Getty Museum di Los Angeles.
La mostra è un evento unico poiché, come afferma la curatrice: “le foto sono state in varie occasioni accostate alle opere di artisti del passato – Michelangelo, Hendrick Goltzius, Auguste Rodin – attraverso dialoghi sorprendenti e rivelatori, ma questa è la prima volta che vengono esposte nel contesto di una quadreria settecentesca”.
La selezione delle opere e la loro collocazione nella Galleria rispondono a diverse intenzioni: mettere in luce aspetti del lavoro di Mapplethorpe che risuonano in modo particolare con la Galleria Corsini, intesa come spazio — fisico e concettuale — del collezionismo, per innescare una relazione inedita tra i visitatori, le opere e gli ambienti della Galleria.
La mostra Robert Mapplethorpe. L’obiettivo sensibile è un’occasione straordinaria per guardare le sue fotografie da punti di vista inusuali e riscoprire la collezione del museo in una luce contemporanea in occasione del trentesimo anniversario della sua morte e questa iniziativa, organizzata in collaborazione con la Robert Mapplethorpe Foundation di New York, si iscrive in una serie di mostre dedicate all’artista, tra le quali una grande retrospettiva al Guggenheim di New York e, in Italia, quella al Museo Madre di Napoli che si concentra in modo inedito sull’intima matrice performativa della pratica fotografica dell’artista.